POESIE DI STAGIONE. HAIKU D’AUTUNNO di Grazia Valente
giorno d’autunno – ho lucidato a specchio gli stivaletti foglie screziate, un passero sul viale quasi calpesto cachi maturi su alti rami spogli – vecchio cortile
giorno d’autunno – ho lucidato a specchio gli stivaletti foglie screziate, un passero sul viale quasi calpesto cachi maturi su alti rami spogli – vecchio cortile
A scuola. Le parole per alimentare la paura di Letizia Gariglio Si afferma da ogni parte la necessità di muoversi (poco) e di operare “in sicurezza”. Le ragioni scientifiche sono sotto l’occhio di tutti,...
Invidiare felicità e bellezza è così pericoloso? Non voglio più like e mando via i followers. D’ora in poi, per evitare pericolose reazioni, quando vi chiedono come state rispondete sempre: «Male, malissimo, sono profondamente...
vecchio tappeto, paiono appassire anche le rose smuover di foglie al rumore dei passi ride il viale giorno d’autunno – ho lucidato a specchio gli stivaletti
Dunque, in tutta questa brutta faccenda gli unici ad avere buona ragione per stare tranquilli potrebbero essere i gestori dei Bed &Breakfast, anche se loro non lo sanno.Nella caotica e spesso tragica situazione di...
la botte colma di acque dell’alpeggio: come son fresche! un abbaiare – calda notte d’estate – un abbaiare fiore d’ibisco ieri mi ha sfiorato oggi reciso
Nelle notti cittadine l’uomo illumina se stesso e le sue vie tanto da celare all’occhio i disegni delle stelle e le rotte loro misteriose. È l’ora vuota del limbo crepuscolare le ombre invadono le...
Qualche mese fa alcuni giornali hanno dato titoli poderosamente entusiastici ad articoli che, pur riservando nel corso della stesura qualche dubbio, fondamentalmente esaltavano le scoperta dell’ingegneria genetica per rendere sterile il genere femminile della...
Amo la notte il quasi silenzio delle città – i passi acquietati i pensieri del mondo civile in sogni di altri obliati Amo la notte – il non fare essere notte e silenzio forse...
HAIKU D’ESTATE nell’erba alta avrà certo un nome il fiore giallo il tuo profumo candido oleandro da qui non sento la nuvoletta sosta sull’abbaino: vorrà entrare?