HAIKU DI PRIMAVERA di Grazia Valente
si è seccata – troppi sguardi d’amore? – la calancola puoi essere tu passero mattiniero a consolarmi?
si è seccata – troppi sguardi d’amore? – la calancola puoi essere tu passero mattiniero a consolarmi?
polline, grazie! ecco la primavera nel mio starnuto Il passerotto la tosse del bambino fa sobbalzare non ti voltare! il gabbiano sul molo ci sta guardando
tu, moscerino attraversi la luce: fammi leggere! stretto sentiero, un prato di violette tutte intatte sguscio piselli raccolti nel baccello – giorni lontani
di legna arsa lo scirocco d’inverno profuma l’aria neve ghiacciata – scia di coriandoli sotto il sole calda e lieve, insieme guardavamo ...
corvi e neve: pennellate d’inchiostro su pergamene s’increspa lento il latte sul fornello – alba d’inverno tra i ciottoli – neve appena sciolta – i passerotti
caldo catrame, la foglia del platano cala leggera *** prati rasati, flagellate dal vento le bianche croci grigio canale, tremolanti sull’acqua...
giorno d’autunno – ho lucidato a specchio gli stivaletti foglie screziate, un passero sul viale quasi calpesto cachi maturi su alti rami spogli – vecchio cortile
vecchio tappeto, paiono appassire anche le rose smuover di foglie al rumore dei passi ride il viale giorno d’autunno – ho lucidato a specchio gli stivaletti
la botte colma di acque dell’alpeggio: come son fresche! un abbaiare – calda notte d’estate – un abbaiare fiore d’ibisco ieri mi ha sfiorato oggi reciso
HAIKU D’ESTATE nell’erba alta avrà certo un nome il fiore giallo il tuo profumo candido oleandro da qui non sento la nuvoletta sosta sull’abbaino: vorrà entrare?