CANI
L'offerta di Domenico Diaferia
Il mio cane mostra e offre
a chi è gradito nella casa
il suo prezioso osso -
nessuno ha osato ancora
levarglielo dai denti
né assaporarlo.
A Easy di Domenico Diaferia
Breve libertà canina
dei sensi primitivi
tra pause scontrose
del mio tempo
tu mi vuoi portare so
a piste odorose di misteri
boschi di tane
a cibi ghiotti e inconsueti
abbandonati da segreti dei
della terra
e della spazzatura
a corse sfrenate
mi conduci e salti
tra amici ritrovati
a danze di trastullo
e gioie improvvisate
prima che il guinzaglio rosso
ti protegga
e soffochi i tuoi sogni
Quanto somiglia al tuo, Esasy
il mio frugare parole
all'incetta chissà
dell'osso di diamanteM
Morte di un amico di Letizia Gariglio
Mi hanno sottratto altre sillabe
con cui componevo parole.
Se l'è portate via un amico.
Ho perso lettere preziose: r - a - m-o - n:
ci sono parole che non scriverò più.
È vero che ne rimangono altre,
ma la memoria non funziona
come un lipogramma e dalla nuova
contrainte non nascono poemi.
È solo una sottrazione, ancora,
di agonizzanti nomi come "amicizia"
e "amore". Non voglio adattarmi
a nuove costrizioni, non le credo
generose, né propizie. La perdita
non suscita la mia immaginazione.
Non è libertà: voglio il mio amico.
Se n'è andato il suono di una voce
speciale, il suo pieno timbro maschile.
Da tredici anni quella voce
m'accoglieva al mio arrivo,
quando il suo corpo si accorciava
e inarcava in omaggio: mi chiamava
con allegrezza al mattino, sicura
del mio piacere di aprire insieme
la giornata, mentre lui premeva
con amorevole impronta di tartufo.
Ma lui solo sapeva purificare le tossine
del dolore, cancellando con uno sguardo
oblungo tutti gli abbandoni di chi
non m'aveva amata.
Allungandosi in una zampata il mio amico
mi accarezzava, con lattea familiarità,
ricordava le mie ginocchia di giovane donna
e a proteggermi mi avvolgeva dolcissimo.
Sono attenta a non consumare quella voce.
Attenta a non deteriorare quei segni d'amore.