RILIEVO DI IMPRONTE CAMALEONTICHE IN LIBRERIA di Letizia Gariglio
Osservando alcuni ripiani di scaffali di libreria rileviamo, senza necessità di particolare attenzione, ma grazie ad un certo gusto per il rinvenimento di tracce e i segni, alcune impronte. No, non si tratta di tracce di topi di biblioteca… oppure sì? Osservando appena un po’ meglio siamo in grado di riconoscerle e definirle: sono IMPRONTE DI CAMALEONTE! Sì, decisamente le riconosciamo, per averne goduto la presenza su PAROLE IN RETE fin dall’aprile del 2021. Sono le Impronte camaleontiche di Pietro Paolo Capriolo, che ora le ha riunite tutte in un luogo comune cartaceo: il suo libro, pubblicato per Yukanprint nel settembre 2024. Scrive l’autore:
«Questa è una raccolta di scritti per il periodico mensile on line PAROLE IN RETE – WORDS ON THE NET, già pubblicati.
L’esigenza di una tiratura cartacea nasce dalla richiesta di amici e conoscenti dell’autore che non hanno dimestichezza con computer ed affini o denunciano difficoltà a leggere su tali supporti. È una miscellanea di argomenti vari, spesso con riferimenti autobiografici, ma pure di fantasia quali gli incontri impossibili con personaggi storici. Perché Impronte camaleontiche? E il titolo della rubrica. Il camaleonte, si sa, condivide con polpi ed insetti esotici la capacità di mimetizzarsi, anzi per secoli fu per antonomasia l’incarnazione di questa stupenda caratteristica. La peculiarità dell’epidermide cangiante e la rotazione indipendente dei bulbi oculari ne fecero anche emblema di acuto osservatore da postazione non facilmente individuabile e fulmineo predatore. Come per i sauri estintisi migliaia di anni fa le involontarie impronte diventano preziosi reperti, così è la collaborazione dell’autore al periodico con scritti di vario tenore, quali vestigia di cervellotico deambulare per argomenti».
Noi ci auguriamo che le impronte di Capriolo sollecitino il piacere di molti frequentatori di libri cartacei, così come hanno già stimolato l’interesse dei lettori on line di Parole in rete.