NEL PURGATORIO DELLA VECCHIAIA
Porto la spesa e salgo le scale a fatica e con essa mi arrivano le strane domande: «Perché esisto? Perché sono qui sulla terra? in questo Paese, in questa città?» E arrivo al primo piano. Continuo a salire e mi chiedo: «Quale è il senso di questo andare, di questo venire? Se ci fu progetto primario quale è lo scopo per noi?» E arrivo così al secondo. Quando infine raggiungo la cima che è il terzo, io penso: «®espira, riposa da questa fatica, non c'è alcuna risposta: basta aprire la porta».