LE STANZE DEL CUORE (ALL’OMBRA DELLO ZEN) di Grazia Valente
Le stanze del cuore di Grazia Valente
Eiko, una giovane donna, non riusciva a superare la delusione d’amore dovuta all’abbandono di Eien, il suo fidanzato. Tutti le consigliavano di consultare un maestro Zen e fare tesoro dei suoi consigli, ma nel villaggio non vi erano maestri.
Un giorno si sparse la voce che stava per arrivare Yumi, un maestro itinerante che si sarebbe fermato solo un paio di giorni e che era accompagnato da lusinghieri apprezzamenti da parte di chi lo aveva consultato.
Eiko, quando si trovò al suo cospetto, disse subito che il suo ex fidanzato Eien se n’era andato fisicamente ma che restava ben presente nel suo cuore.
Quante stanze ha il tuo cuore? chiese Yumi.
Eiko rimase interdetta, poi rispose: dal momento che possiedo un solo cuore, penso di avere una sola stanza.
Questo è il problema. Siete tutti e due in una sola stanza, e non potete fare altro che incontrarvi. Devi aumentare le stanze del tuo cuore.
Ma – rispose Eiko sempre più stupita – come posso fare?
Immagina il tuo cuore come una casa e disponi le camere secondo il tuo gusto. Comunque ricorda: non meno di due. E in una delle stanze metterai il tuo ex fidanzato.
La ragazza alla sera, prima di addormentarsi, pensò al proprio cuore come una casa e lo dotò di due stanze, una a piano terra e una al primo piano, dove collocò Eien.
Tutto sembrava andare per il meglio, quando in piena notte il suo cuore si mise a battere forte, svegliandola. Era lui che scendeva di corsa le scale e la raggiungeva al pianterreno.
Nel sentire questo racconto il maestro sorrise.
Mi dispiace di dover partire domani, ma sono certo che saprai risolvere questa situazione, le disse. E le consigliò di chiudersi a chiave nella stanza e di fare altrettanto con la stanza dove dormiva l’ex fidanzato.
Per alcune notti continuò tra i due il gioco a rimpiattino, con Eien che batteva i pugni contro la porta per farsi aprire e lei chiusa nella stanza a tremare. Poi finalmente scese la calma nel cuore di Eiko. Forse perché vi aveva aggiunto una cantina, dove andava a nascondersi prima di addormentarsi.
(settembre 2018)