IL BARBIERE E L’APPRENDISTA (ALL’OMBRA DELLO ZEN) di GRAZIA VALENTE

IL BARBIERE E L’APPRENDISTA (ALL’OMBRA DELLO ZEN) di GRAZIA VALENTE

Un barbiere aveva una bottega ben avviata ma non riusciva più da solo a mandarla avanti. Così assunse Hakuin, un apprendista che, giorno dopo giorno, imparava il mestiere.

Il ragazzo era sveglio e volenteroso e in poco tempo diventò così bravo ad accorciare barbe e tagliare capelli che i clienti chiedevano di essere serviti da lui.

Il barbiere si ingelosì a tal punto di questa preferenza nei confronti dell’apprendista che decise di licenziarlo.

Hakuin si mise allora a cercare un altro barbiere ma anche qui la gelosia per la sua bravura lo costrinse ad allontanarsi, e così successe in tutti i posti dove si presentò.

Allora Hakuin si mise a meditare sulla sua malasorte,  finché arrivò l’Illuminazione. Quando andò in prova da un altro barbiere  accorciò malamente la barba di un cliente, gli sfoltì troppo i capelli e fece cadere le forbici un paio di volte.  Il padrone lo rimproverò pubblicamente e la stessa cosa fece nei giorni successivi, ogni qualvolta il ragazzo dimostrava imperizia nel lavoro. Alla fine però lo assunse. 

Forse questo finale non vi piace, ma così vanno le cose.

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